Risalendo alla notte dei tempi lo sport è stato sempre consigliato per la salute, basta ricordare il saggio degli antichi latini “mente sana in corpo sano”. Questa meravigliosa intuitiva affermazione fatta in epoca remota ha resistito al tempo per la sua veridicità ed ancora oggi è riconosciuta validissima dalla letteratura scientifica. Mettiamo un attimo da parte gli effetti benefici sulla salute e valutiamo la pratica sportiva, in senso lato, come hobby. Lo sport è medicina ma non deve essere considerata tale, come una cosa amara. Bisogna sentire dentro il piacere di praticarlo perché spinge a fare delle cose belle quali una vita associativa, stare fuori all’aria aperta in mezzo alla natura a respirare la brezza fresca e pulita della mattina, godersi un bellissimo tramonto, esporsi piacevolmente ai raggi del sole o fare una rilassante sudata. Io che pratico sport da una vita, direi da quanto ho cominciato a camminare, l’ho fatto sempre con grandissimo piacere, è stato sempre il compagno preferito ma anche una bellissima abitudine per stare in compagnia e per fare nuove ed interessanti amicizie. Mi ha dato tantissimo ed ora dopo tanti anni non nascondo che, se dovessi per un motivo qualsiasi spostarmi a vivere in un altro posto, lo userei come sistema sicuro per una rapida integrazione nel nuovo ambiente. Qualcuno un po’ pigro potrebbe considerarlo troppo faticoso, ma sono convinto che anche il più pigro se solo riuscisse a fare il primo passo, il secondo sarebbe molto più facile e presto ne farebbe una piacevole abitudine. Per quanto mi riguarda , non lo considero solo piacevole ed appagante ma anche indispensabile. Come potrei rinunciare a certe piacevolissime ed intensissime sensazioni profondamente rigeneranti? Come potrei sottrarmi alle eccitanti scariche di endorfine e di adrenalina che è in grado di liberare in circolo? Come potrei riempire le mie giornate senza una simile spinta vitale? La mia vita cambierebbe drasticamente, potrei abituarmi ma, per i primi tempi, soffrirei moltissimo. La convinzione nasce nel cervello ed è proprio questo che alla fine ne trae i maggiori vantaggi. Il circolo virtuoso si chiude qui. Qualcosa che inizia come pura pratica fisica rigenera la mente ma ci da anche “un corpo che ci piace”, che ci fa diventare più sicuri di noi stessi, ci abitua al sacrificio e ci rafforza la personalità, dando ancora impulso al cervello che si proietta con più energia nel mondo esterno e dentro di noi per darci la forza di reagire alle difficoltà della vita. Da una parte la spinta associativa, la realizzazione con gli altri e con noi stessi, dall’altra il modo più intelligente di spendere il nostro tempo che ci conduce ad uno stile di vita il più possibile redditizio soggettivamente e per la collettività, fanno dello sport “un mix” che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, che lo elevano e lo collocano su un gradino magico che è vita e fonte di vita, ricchezza e fonte di ricchezza nello stesso tempo. Se si pensa alle cose più grandi del mondo: gradire la vita e la salute che non hanno prezzo e che nessuna ricchezza potrà mai comprare, risparmiare sulla sanità dal benessere collettivo che ne deriva, evitare brutti incidenti di percorso perché coinvolti da qualcosa che ci fa stare bene e ci evita di farne altre potenzialmente più pericolose o nocive, si comprende quanto importante sia per tutti coltivare questo incredibile hobby che riesce a coniugare alla grande quel sempre attualissimo detto “ unire l’utile al dilettevole”. Io che da sempre ho avuto questa grande intuizione interpretativa della vita, dico bravo a me stesso per come sono e ringrazio Dio per avermi illuminato a scegliere questo geniale modo di comportamento e lo prego di continuare a pensare anche in futuro come adesso. |